Editoria, i segreti di chi lo fa di mestiere

DiMagnus

Editoria, i segreti di chi lo fa di mestiere

Siamo tutti appassionati, in un modo o nell’altro, di editoria: chi più, chi meno quando prendiamo in mano un libro ci domandiamo quali meccanismi portino alla scelta da parte delle case editrici di un autore a discapito di un altro. Le decisioni che portano certe storie sugli scaffali e altre no possono sembrare misteriose.

È per questo che abbiamo voluto lanciare questo sito, con i consigli che contiene e le anticipazioni sulla scena libraria. Uno di questi consigli non è necessariamente di puro approfondimento, ma unisce educazione a svago. È un libro dal prezzo contenuto e dedicato a chi di solito si annoia coi manuali: in breve, è uno strumento in più che vogliamo far aggiungere alla vostra lista dei desiderati.

I dietro le quinte del mondo editoriale

È difficile che un editore si sbottoni e riveli così tanto del proprio mestiere, ma per capire un po’ di più di questo universo L’editore presuntuoso di Sandro Ferri è una lettura preziosa. Per di più, è assolutamente necessaria per chi voglia scrivere o più semplicemente farsi pubblicare.

Il nome di Sandro Ferri forse potrà non dire molto al grande pubblico: si tratta di un personaggio schivo, che rifugge le telecamere e non si fa trovare nei salotti televisivi. Nel 1979 però Ferri, insieme alla moglie, è stato il fondatore di E/O, la casa editrice che oggi è conosciuta per essere stata responsabile della pubblicazione di molti libri notissimi, da L’eleganza del riccio di Muriel Barbery ad Amabili resti di Alice Sebold fino a – naturalmente – tutti i volumi della serie L’amica geniale di Elena Ferrante.

Due anticipazioni (per i lettori più pigri)

Va detto subito: Ferri ha deciso di passare il testimone professionale a sua figlia e il momento del “pensionamento” è coinciso con la scrittura di questo volume snello che oscilla tra ironia e amarezza, con la malinconia per un mondo che non esiste più.

Quello dove E/O è cresciuto come protagonista della scena culturale nostrana era più libero dai legacci del marketing, meno preoccupato della concorrenza di Amazon, più spensierato. Infatti, la decisione di lanciare una collana, un autore, un volume non passava attraverso considerazioni solo economiche.

Un altro “spoiler”, se ci passate il termine: prima di concludere la sua esposizione Ferri ci lascia una lista della spesa di consigli utili nel caso si decidesse, con sventatezza, di aprire una casa editrice al giorno d’oggi.

Si può anche non leggere questa sua sorta di autobiografia e passare in maniera diretta a questo paio di pagine finali, ma facendo così si perderebbero aneddoti divertenti e storielle poetiche, insieme alla testimonianza preziosa di un imprenditore che, fra i pochi in Italia, ha inventato davvero l’editoria indipendente come la conosciamo al giorno d’oggi.

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